Informarsi utilizzando pensiero critico

Informarsi utilizzando pensiero critico

In un momento storico come quello che stiamo vivendo è fondamentale sviluppare la capacità di pensiero critico, per informarci senza rischiare un’intossicazione da fake news.

Come ricercare le informazioni

Fare una ricerca su Google può aiutarci solo se sappiamo cosa cercare e come cercarlo. Molto spesso è necessario riformulare la nostra domanda per evitare di inciampare in trappole come quella del bias di conferma.

Evitare il bias di conferma

Il bias di conferma è una scorciatoia del nostro cervello che ci porta a selezionare solo le informazioni che vanno d’accordo con la nostra tesi ignorando quelle contrarie. Questo atteggiamento è spesso denominato cherry picking come l’atto di prendere le ciliegie più belle, lasciando da parte quelle ammaccate, e riporle in un piatto come a dimostrare che l’albero dal quale le abbiamo prese ha generato delle ciliegie perfette.

Occorre quindi cercare anche il contrario della nostra tesi per generare un pensiero quanto più possibile privo da pregiudizi.

Utilizzare la ricerca per immagini

Google Images ci consente di ricercare immagini per risalire alla loro fonte. Questo è utile quando troviamo un’immagine della quale non abbiamo certezza della provenienza. Se ad esempio ci dicono che la suddetta immagine è la testimonianza degli alieni su Marte, ma dopo una ricerca per immagini scopriamo che la fonte è un trailer di un videogioco, probabilmente non dovremo fidarci di chi ci ha fornito l’immagine.

Come non farsi travolgere dalle notizie

Le testate giornalistiche offrono molto spesso affermazioni piuttosto che informazioni con lo scopo di ottenere più lettori. Ed è qui che ci troviamo di fronte a titoli clickbait, assenza di fonti, e un sapiente uso del condizionale con lo scopo di diffondere per primi la notizia.

Evitare i titoli clickbait

La tecnica del clickbait, ovvero creare dei titoli sensazionalistici esagerando notevolmente con lo scopo di suscitare interesse, è indice che qualcosa potrebbe aver subito delle modifiche da parte degli autori dell’articolo e dovrebbe generare in noi dello scetticismo.

Cercare le fonti

Controllare sempre le fonti alla fine dell’articolo e sincerarsi della loro veridicità andando a controllare. Sappiamo bene che questo è più facile a dirsi che a farsi, ma non temete: questa sezione verrà approfondita in un prossimo articolo del blog. Nel caso di assenza di fonti o presenza di altri media come unica fonte considerare l’articolo come falso. Lo stesso vale per fonti anonime.

Rapporto segnale rumore

È statisticamente improbabile che una testata giornalistica riesca a produrre un numero sufficiente di articoli affidabili e verificati per riempire tutte le pagine di un quotidiano senza ricorrere a qualche espediente come quelli citati sopra. Potrebbe essere utile quindi introdurre il concetto di rapporto segnale rumore: consideriamo rumore tutto ciò che ci fa reagire emotivamente, mentre consideriamo segnale tutto ciò che ci consente di ragionare razionalmente. Normalmente il rapporto segnale rumore è molto basso, ciò implica che le informazioni classificate come rumore siano maggiori di quelle classificate segnale.

Più frequentemente controlliamo i media, più il rapporto segnale rumore diminuisce. Vale la pena quindi ricordare che è importante fare delle pause e limitare il consumo di informazioni in momenti specifici della giornata.

Federico Maracaglia, Team Fakenstein

Fonti e bibliografia

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